L’intelletto e gli umori. Per Luigi Spezzaferro

 

Università della Calabria, 23-24 gennaio 2008

Convegno internazionale di studi

 

a cura di Giovanna Capitelli e Paolo Coen

 

 

Le ragioni del convegno

 

Con Luigi Spezzaferro (1942–2006) si spegne una figura tra le più originali del panorama scientifico italiano. Nei suoi studi e più in generale nell’esercizio quotidiano del mestiere dello storico d’arte egli si era rivelato capace, in estrema sintesi, di tenere unite due caratteristiche, due tendenze a prima vista inconciliabili: da un lato l’adesione ai nudi fatti, alla materia, agli umori di uomini e cose; dall’altro, le fulminee aperture intellettuali, attraverso cui le stesse realtà subivano una rilettura sul piano della Storia dell’arte o della Storia tout court.

 

Simili qualità – unite a doti umane prorompenti – erano e sono ben chiare alla communitas degli studi, che non a caso ha reagito alla notizia della sua morte, avvenuta il 16 novembre del 2006, con una commozione straordinaria. Si spiegano così le numerose iniziative tributate alla sua memoria, che includono due convegni – alla Fondazione Roberto Longhi di Firenze e alla Biblioteca Hertziana di Roma – e la nascita della “Fondazione Luigi Spezzaferro”, centrata sull’obiettivo di trasmettere nel tempo la sua eredità intellettuale.

 

La Calabria, com’è del resto risaputo, ha svolto un ruolo di spicco nella vita di Spezzaferro, che le ha dedicato un’attività instancabile e multiforme dal 1994. Nella ricerca storico artistica i suoi contributi hanno fra l’altro approfondito lo stato delle conoscenze su alcuni protagonisti della stagione barocca locale – da Francesco Cozza a Mattia e Gregorio Preti – e sono stati per lui occasione di tornare a riflettere sui temi, carissimi, della costituzione, diffusione e fruizione dei linguaggi classicista e caravaggesco. Nel settore della didattica le aule della Facoltà di Lettere e Filosofia lo hanno visto inizialmente lavorare da solo, poi crescere via via nel corso degli anni, anche grazie a un manipolo di giovani studiosi appositamente scelti e coordinati, fino a raggiungere un rimarchevole livello qualitativo. Addirittura impressionante lo sforzo in termini istituzionali, sia dentro che fuori l’Ateneo: dopo avere tenuto a battesimo nel 1999 un Corso di Laurea del tutto nuovo – Conservazione dei Beni Culturali – Spezzaferro ha infatti fornito un appoggio esterno decisivo alla locale Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici. Sul piano del vivere civile, infine, la sua risposta a un contesto territoriale notoriamente “difficile” ha trovato esito, fra l’altro, in un convegno organizzato in coincidenza dell'inizio dell'Anno Accademico 1999-2000, al quale ha preso parte anche l’allora Procuratore Nazionale Antimafia.

 

A poco più di un anno dalla morte di Spezzaferro l’Ateneo della Calabria rende omaggio a tutto questo in un incontro di forte vocazione internazionale, ove il ricordo di un professore troverà una forma concreta nel dedicargli un’aula del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti. Un’occasione per concedere a ogni partecipante, non importa se relatore, collega o allievo, la possibilità di riflettere su quanto Spezzaferro ha scritto e pensato; ma al tempo medesimo un’occasione anche per rilanciare il suo messaggio di studioso, docente e cittadino. Qui, in Calabria, ora. 

 

Calendario dei lavori

 

Mercoledì 23 gennaio 2008

Aula Magna

 

Ore 15.00

Saluti:

Raffaele Perrelli – Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical

Pietro Dalena – Presidente del Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali dell’Università della Calabria

 

Ore 15.30

Apertura dei lavori

Moderatore: Bruno Toscano

 

Giovanna Capitelli, Università della Calabria - Paolo Coen, Università della Calabria

Qui, in Calabria, ora: le ragioni del convegno

 

Ore 16.30

Renata Ago, Università di Roma “La Sapienza”

Collezionismo e collezionisti

 

Ore 17.00

Bernard Aikema, Università degli Studi di Verona

(Titolo da stabilire)

 

Pausa per il tè

 

Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti

Cubo 21 B, aula H

 

Ore 18.00

Saluti:

Raffaele Perrelli – Preside della Facoltà di Lettere dell’Università della Calabria

Giuseppe Roma – Direttore del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, Università della Calabria

Serena Veggetti Spezzaferro – Presidente della Fondazione Luigi Spezzaferro

 

Ore 18.30

Cerimonia di dedica dell’ex aula H alla memoria di Luigi Spezzaferro

 

Proiezione dell’intervista televisiva di Nino Petroni a Luigi Spezzaferro, andata in onda nel novembre 2005 su Telespazio Calabria

 

Giovanna Aita, Anna Cipparrone, Giovanna Cirimele, Antonio D’Amico, Alberto Dattilo, Giuseppina Pontari

Spezzaferro nell’Università della Calabria: l’eredità intellettuale

 

Venerdì 24 gennaio

Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti

Cubo 21 B, aula Luigi Spezzaferro (ex aula H)

 

Ore 9.30

Moderatore: Bernard Aikema

 

Claudia Conforti, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Contratti per la costruzione dell’architettura tra Rinascimento e Barocco

 

Ore 10.00

Raffaella Morselli, Università degli Studi di Teramo

Denari e pennelli nella Bologna del Seicento

 

Ore 10.30

pausa per il caffè

 

Ore 11.00

Sybille Ebert Schifferer, Biblioteca Hertziana, Roma

(titolo da stabilire)

 

11.30

Salvatore Abita, Soprintendente ai Beni Artistici, Storici e Demoetnoantropologici della Calabria

Luigi Spezzaferro e il suo rapporto con la Soprintendenza in Calabria

 

12.00

 

Chiusura dei lavori

 

Saluto del presidente della Fondazione Luigi Spezzaferro

Chiarissimo Rettore,

Gentile Preside e Gentile Presidente del Corso di Laurea ,Gentile Direttore,

Cari colleghi e cari studenti

 

La Vostra iniziativa, di dedicare l’Aula H del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti alla memoria di Luigi Spezzaferro, oltre a costituire, come gli organizzatori Giovanna Capitelli e Paolo Coen hanno scritto nelle note allegate al programma scientifico, una forma concreta per ricordare la figura di un Vostro docente, profondamente coinvolto nella ricerca e nella valorizzazione del vostro patrimonio, ha anche il significato importantissimo di rilevare come , questa memoria sia strettamente legata al duplice aspetto della figura docente che , nel dedicarsi alla ricerca non può lasciar fuori o allontanare i giovani studenti e dunque li chiama a convegno in una sede didattica per eccellenza che è l’aula maggiore .

Condividere questa esperienza con i colleghi e con gli studenti significa infatti diffondere il messaggio , che travalica la singola sede universitaria, e unisce tutta la comunità scientifica in un mondo ormai senza frontiere.

Era questo anche il senso della pratica universitaria, professionale e scientifica di Luigi Spezzaferro, assolutamente inscindibile, come ricorda questo convegno, anche dal significato prioritario dell’esperienza umana e del prendere in carico l’altro, con cui si vuole dialogare.

Senza voler disporre troppo a lungo della vostra attenzione, desidero portare a tutti Voi il saluto della Fondazione “Luigi Spezzaferro” , di cui sono in questo momento presidente e soprattutto spiegare perché e come questa Fondazione è nata.

Il suo dispositivo giuridico concreto è un Atto notarile studiato appositamente da Manuela Vesci, che non ha bisogno di presentazioni in quanto è uno dei docenti del Vostro Corso di Laurea e meno che mai ha bisogno di presentazione come Notaio, in quanto dirige uno dei più antichi e prestigiosi studi notarili di Roma .

Tale Atto è stato letto e sottoscritto in data 11 novembre 2007, a meno di un anno dalla inattesa fine di Luigi Spezzaferro, a Roma presso il suo studio, da un gruppo di colleghi ed amici che verranno a costituirne, insieme ad altri, il Comitato dei Soci fondatori .

Ma la Fondazione nasce non tanto e non solo perché possa essere piacevole o avere un valore affettivo ricordare con essa una persona scomparsa, ma perché rappresenta un progetto di Luigi Spezzaferro, che ha lasciato sulla sua scrivania un fascicolo di fogli scritti letteralmente negli ultimi giorni della vita che gli restava.

Dato che era sua prerogativa il fatto che spesso le sue idee travalicavano le possibilità del linguaggio comune, su questi fogli si trovano schemi e direttive che, se prese in considerazione, rappresentano la indicazione prospettica di una politica culturale interistituzionale per la tutela, conservazione e valorizzazione dei Beni culturali e al tempo stesso la tutela e formazione delle risorse umane che possono realizzare questi obiettivi.

Si tratta, come comprendete, di aspetti - sia i beni culturali che le risorse umane e intellettive, di cui la Calabria è ricchissima.

Sostanzialmente la Fondazione sostiene questo messaggio e patrimonio culturale di Luigi Spezzaferro, che aveva chiaro come dimostrano le sue parole, l’esigenza di un confluire sinergico di pubblico e privato nell’assicurare la diffusione di metodologie scientifiche per la formazione dei giovani conservatori, ricercatori e futuri docenti anche utilizzando la dimensione mediatica di oggi.

Vorrei , per concludere, formulare l’auspicio che la Fondazione “Luigi Spezzaferro” possa trovare interlocutori presso questa sede accademica , in collaborazione con le altre non poche sedi accademiche che, in Italia e nel mondo, sono state sede del contributo scientifico di Luigi Spezzaferro attraverso i possibili dispositivi dei progetti, nazionali , europei e internazionali di cui ogni università può oggi farsi soggetto.

Grazie per l’attenzione.

 

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